Nella stagione 2024-2025 milita nel campionato di Serie D, quarto livello del campionato italiano di calcio. Il campionato di Seconda categoria 1967-68 viene vinto con ben 51 punti perdendo e pareggiando solo tre volte, mentre si vincono tutte le altre partite grazie ai gol di Potenza che ne realizza addirittura 23, Baccaro 14 e Lomartire 5. La promozione in Serie D arrivò invece nel 1972 con la vittoria del la Prima Categoria. La stagione 1987-88 segna l’ingresso del calcio fasanese in serie C2 dopo un campionato dominato: alla guida di quella squadra c’era Elia Greco insieme agli acquisti Valeriano Prestanti e Claudio De Tommasi trascinati dall’esplosione di Vittorio Insanguine, capocannoniere dell’intera categoria (25 gol). Nel 1964 si costituiscono in città quattro società: l’U.S.Fasano, l’Assi Avanti, il Club Oratorio e l’Inter Club, che si iscrivono alla terza categoria. I colori sociali del club sono il bianco e l’azzurro mentre il suo simbolo è rappresentato dal faso, un colombo selvatico simbolo della città di Fasano.
L’Unione Sportiva Dilettantistica Città di Fasano meglio nota come Fasano, è una società calcistica italiana con sede nella città di Fasano. La squadra, però delude parecchio, tanto che termina il campionato al sesto posto a pari punti con il Bisceglie, dunque si disputerà uno spareggio per decretare i ripescaggi in Serie C. Quasi un migliaio di fasanesi si mobilitano per raggiungere Potenza, sede scelta per la partita, ma l’esito è negativo (1-0 per il Bisceglie). Vengono svincolati tutti coloro che aveva deluso nella stagione precedente mentre vengono inseriti in prima squadra, come titolari due giovanissimi fasanesi: Antonio De Lorenzo e Cosimo De Blasio. Il club attuale è erede della tradizione sportiva della squadra fondata per la prima volta nel 1929 e che ottenne i migliori risultati con il sodalizio del 1946, fallito poi nel dicembre 2021, in seguito ad una grave crisi debitoria. La squadra rientra più depressa di noi e nonostante qualche pallido tentativo da fuori la prima vera occasione del Palermo arriva al 36’, con una grande parata su Trajkovski entrato al posto di Rolando. La società svolge attività fino al 1954, quando durante l’ultima partita di campionato di prima divisione, il Fasano disputa lo scontro diretto con la capolista Liberty Bari, che in classifica aveva un solo punto in più dei biancazzurri.
Viene modificato il logo societario, lo stemma cittadino viene sostituito con lo stemma civico dei primi del secolo, sotto il quale viene aggiunto un pallone e la data 1967 e una fascia nera tra il bianco e l’azzurro in onore dell’Inter club. Ai primi del 2020 la Giana, pur se comunque ancora invischiata nella bassa classifica del girone A di Serie C, mostra segni di ripresa, ma il campionato s’interrompe per via dell’epidemia di COVID-19, che dal mese di febbraio conduce al «blocco» quasi totale del sistema sportivo italiano. 2020 – Campione d’Islanda. 2018 – Campione d’Islanda. 2024 – Campione d’Islanda. Vince la Coppa d’Islanda. I dettagli geometrici sui bordi delle maniche riprendono – appunto – la banda cuneata del vessillo che viene utilizzato dalla fine degli anni ’40. Tale emblema è stato rivisitato in una versione speciale in occasione del centenario laziale ed è rimasto per un anno esatto sulle maglie della Lazio a partire dal 9 gennaio 2000: all’interno dello scudo a bande bianche e celesti sovrastato dall’aquila era presente in forma stilizzata e a grossi caratteri il numero 100, che andava a ricordare gli anni trascorsi dalla fondazione della Polisportiva. Al Sud i pochi club superstiti di Prima Divisione non ammessi in Divisione Nazionale furono dunque esclusi dalla lega calcistica di Milano gerente le prime due divisioni, il DDS, e affiliati al Direttorio Meridionale, antenato per parte del Sud dell’odierna Lega Pro.
Stemmi tradizionali, venivano trasformati in simboli ridicoli e inguardabili (anche se molto amati dalla tifoseria). La guida di Mario Beretta (grazie anche ai verdetti di «Calciopoli») porta nel 2005-06 il Parma alla qualificazione europea dopo una stagione di assenza. Si sfiora la promozione in Serie C nel 1980-81, al deludente terzo posto degna di nota è l’esplosione del talento di Alfonso Alampi che segna ben 23 gol. Ad ogni gol si leva la maglietta ! Qui, nasce l’Invincibile Fasano, la squadra che stravince il campionato 1992-93 con 52 punti, 54 gol e nessuna sconfitta eguagliando il record del Milan di Capello. È questa l’ultima affermazione azzurra sui rivali, che dodici anni dopo fecero proprio il trofeo battendo la squadra di Arrigo Sacchi nella finale del mondiale di Stati Uniti 1994, il primo deciso ai rigori. Una svista arbitrale durante gli ultimi minuti, permise alla formazione barese di pareggiare, compromettendo così l’esito finale dell’intero campionato.