Anche eBay, come Amazon, offre la possibilità di accedere a una sezione dedicata ad articoli sportivi, nella quale sono presenti magie da calcio di diverse squadre, italiane e non. Tra gli alfisti «immaginari», presenti nelle opere di finzione, degno di nota è Paolo Bitta, uno dei personaggi protagonisti della sitcom italiana Camera Café, interpretato da Paolo Kessisoglu, caratterizzato dal non riuscire nemmeno ad avvicinarsi ad automobili di marchi diversi da quello di Arese. Le Alfa Romeo sono sempre state tra le automobili più utilizzate dai corpi di pubblica sicurezza italiani; tale tradizione iniziò negli anni cinquanta con l’acquisto di alcune vetture da parte della Polizia di Stato. Tale decennio è stato anche caratterizzato dell’esordio nelle competizioni rallistiche, anche se la maggior parte delle vetture Alfa Romeo impiegate in queste gare erano iscritte da scuderie private. Sempre nel mondo delle due ruote, per lunga parte degli anni duemila, maglia commemorativa lazio l’Alfa Romeo si è legata come sponsor e fornitore alla Ducati (sia nelle derivate di serie che in MotoGP). Nel complesso la vettura Alfa Romeo da competizione più vittoriosa di questo periodo fu la P3 (anche conosciuta come «Tipo B»).

Quest’ultimo, che è stato aperto nel 1955, è il più antico concessionario Alfa Romeo del mondo ancora in attività. Un altro spazio di rilievo che espone autovetture della casa del Biscione è il museo Alfa Romeo «Fratelli Cozzi» di Legnano, nella città metropolitana di Milano, ospitato nel piano interrato dell’omonimo concessionario. A partire dall’edizione 2020 della Formula 1, a seguito di un ulteriore accordo di sponsorizzazione con la compagnia petrolifera polacca PKN Orlen, il team viene rinominato Alfa Romeo Racing ORLEN. L’Alfa Romeo tornò in Formula 1 negli anni sessanta fornendo ad alcune squadre il propulsore senza però partecipare come costruttore. Poi però ho pensato al fatto che Grosso, malgrado tutto, non mi risulterà mai nostalgico. Fu poi la volta della Giulietta, che venne utilizzata anch’essa da entrambi i corpi di polizia. Entrai qualche volta da solo in cappella, nel freddo buio mi raccolsi e cercai di pregare; l’odore antico dell’incenso e della pietra mi ricordò che non la vita importa a Dio ma la morte.

Contestualmente bisogna operare affinché siano ridotte le cubature nel Piano Regolatore, abolite le deroghe e la nozione di «diritti edificatori» e innalzati gli oneri concessori (fino all’effettiva copertura dei costi di urbanizzazione) e il contributo straordinario di valorizzazione urbanistica sino al 100%. Per salvaguardare e valorizzare l’Agro romano vanno, quindi, bloccate le edificazioni su terreni agricoli e assegnare in affitto i terreni pubblici a cooperative di giovani che vogliano coltivarli. Infine, dopo la firma dei palloni, per le cestiste e pochi altri ospiti, c’è stato un extra concesso dal Direttore Devescovi: una visita alla terrazza del 50.o piano della Torre Allianz, dove, con una vista mozzafiato e in presenza di una riproduzione della Madonnina d’oro del Duomo di Milano, che viene tradizionalmente posta sull’edificio più alto della città, si è conclusa una mattinata “ai confini della realtà”. Walter Maiuri, La città, il territorio, il porto. La testa di cervo deriva dal toponimo messapico della città «Brention», toponimo ispirato dalla forma del porto cittadino, che ricorda, appunto, le ramificazioni delle corna di un cervo: ciò è chiaramente visibile ancora oggi nelle foto satellitari, che evidenziano i due seni, di levante e di ponente, in cui il porto è diviso.

Il club, viene ammesso in Serie C, dopo essere stato ricostituito a fine stagione, con l’aiuto delle gerarchie locali e il consenso della FIGC. Infine lo spazio dedicato al back sponsor è stato portato a 200 cm², mentre quello sui pantaloncini a 100 cm². Nell’edizione del 1975 l’Alfa Romeo si impose nella graduatoria assoluta, mentre in quella del 1977 vinse tutte le gare della propria categoria. Le vittorie in questa categoria iniziarono con la Giulia GTA e proseguirono con le sue versioni successive. I modelli in dotazione negli anni sessanta furono invece la Giulia e la 2600: la prima era fornita ad entrambi i corpi, mentre la seconda alla sola Polizia. Negli anni seguenti la casa del Biscione prese parte ai rally anche con la Giulia TI e la Giulia GTA conquistando ripetutamente la Coupe des Alpes. Il termine «alfista», che nacque con la Giulietta negli anni cinquanta, definisce un conducente di una vettura Alfa Romeo oppure un appassionato del marchio del Biscione. Negli anni settanta continuò la partecipazione ai rally con l’Alfetta GT, l’Alfetta GTV6 e l’Alfasud. Dall’edizione 2024 l’Alfa Romeo, dopo 6 anni lascia la F1.

By Vanessa