D’Attoma, solo pochi mesi prima osteggiato dai vertici del calcio tricolore, venne messo a capo della Promocalcio. Chievo fu quindi la prima squadra ad accordarsi con due differenti sponsor contemporaneamente per la stessa competizione, esulando dalle regole imposte nel 1998. Era però possibile per una squadra, rescindere un contratto di sponsorizzazione e firmarne un altro con un diverso marchio commerciale da mostrare all’interno della medesima competizione (come accadde nel caso dell’Udinese nella stagione 1998-1999); in questo caso però, la squadra era tenuta a firmare solo un contratto di sponsorizzazione alla volta. Per i campionati 2013-2014 e 2014-2015, la Lega Serie B ha introdotto per il proprio campionato il cosiddetto top sponsor – comune a tutte le compagini del torneo cadetto – sul retro delle maglie: per le due stagioni citate, NGM fu presente sulle divise di tutte le squadre del campionato cadetto. Terminato l’accordo commerciale con il top sponsor, la Lega B ha mantenuto la possibilità per le squadre di inserire pubblicità sul retro delle maglie delle dimensioni massime di 200 cm².
Anche dal punto di vista dei kit il club nerazzurro ci ha abituato a stupire e la maglia casalinga per il 24/25 va proprio in questa direzione. Per creare la tua maglietta collegati al sito ufficiale di Decathlon Club e premi sul tipo di completo che preferisci, se a manica corta o manica lunga, oppure se preferisci solo la maglietta o i pantaloncini. Nel dicembre 2013 la Lega B ha trovato un accordo con un ulteriore top sponsor, Came, da esporre sui pantaloncini di tutte le squadre della Serie B per le stagioni 2013-2014 e 2014-2015: le società che già esponevano un marchio, frutto di accordi precedenti, hanno dovuto rimuoverlo in favore del top sponsor. Sono dei potentissimi strumenti di marketing per le squadre che puntano a massimizzare il loro valore e a creare un legame profondo con i tifosi. Che sia attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili, iniziative benefiche o messaggi di inclusione, sempre più spesso i nuovi kit abbracciano logiche di sostenibilità green e sociale, diventando veicoli per promuovere o, nei casi più virtuosi, rafforzare questo genere di impegno. Le sponsorizzazioni nel calcio italiano sono una pratica commerciale – relativa sia squadre di club e nazionali, oltreché campionati, coppe e singoli giocatori – permessa e regolamentata dalla fine degli anni 1970, ma che già nei decenni precedenti aveva visto numerosi tentativi di applicazione.
Fino agli anni 1970, l’unica strada percorribile dagli sponsor per ottenere visibilità nel calcio italiano era limitata alla cartellonistica negli stadi e alla pubblicità nei mass media; in questo senso, è rimasto famoso l’operato della Stock, che coi suoi slogan pubblicitari all’interno del programma radiofonico Tutto il calcio minuto per minuto dedicati al brandy Stock 84, vide accrescere notevolmente la sua notorietà nel Paese. Ternana, che per la stagione 2017-2018 cambia denominazione in Ternana Unicusano. Dalla stagione 2010-2011 a quella 2013-2014, il Castiglione, militante in Serie D e sponsorizzato dalla Sterilgarda Alimenti, cambia denominazione in Sterilgarda Castiglione. Nel campionato di Serie A 1995-1996, la Juventus fu il primo club italiano a proporre una maglia recante un composit sponsor, ovvero due marchi pubblicitari assieme: grazie alla possibilità di inserire, nello spazio sul petto, sia il nome dello sponsor stesso sia il suo logo, la società bianconera abbinò sulle proprie divise da gioco il marchio dell’azienda Sony a quello del suo prodotto MiniDisc.
Nel caso delle categorie dilettantistiche, sempre dalla stagione 2013-2014, viene concesso di apporre fino a tre marchi pubblicitari nella parte anteriore della maglia, due dei quali possono essere apposti sulle maniche della divisa. Inserita nel girone con Georgia, Kazakistan e Lettonia, ha terminato all’ultimo posto con quattro pareggi e due sconfitte, a pari punti con i lettoni, ma con una differenza reti peggiore, siti maglie calcio a poco prezzo conservando comunque l’imbattibilità interna. Ad esempio, se hai un negozio di articoli sportivi, puoi promuovere i prodotti delle squadre che si sfidano durante la partita o offrire sconti ai tifosi delle due squadre. Nella nostra bottega, trovi ogni tipo di maglia personalizzata calcio, da quelle per squadre locali a quelle per le maggiori competizioni mondiali. Tra gli anni 1990 e 2000 si assistette a una nuova escalation per quanto concerne lo sviluppo delle sponsorizzazioni pubblicitarie nel calcio italiano. 1998-1999 dove però si limitò a fare da contorno, in quanto il colore preminente sul terzo completo perugino risultò il bianco. Dal 1940 al 1991 l’Estonia non aveva una propria nazionale in quanto lo stato estone era inglobato nell’Unione Sovietica.