Essendo una polisportiva, il Corinthians include anche squadre di calcio a 5, football americano, Jūdō, nuoto, pallacanestro, pallamano, pallavolo, taekwondo e tennis. Rapporti tesi anche con le tifoserie di Avellino, a seguito di scontri tra le due tifoserie sul Raccordo autostradale Salerno-Avellino, e Latina (dovuta al gemellaggio dei Paganesi col Frosinone), oltre a piccoli dissidi con la tifoseria di Cassino, per via sempre del gemellaggio coi Ciociari. In precedenza il Messico aveva aggiunto sulla casacca dei motivi per onorare il «Dia de los Muertos», antichissima festività del Paese. Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale prese parte in più occasioni alle finali nazionali dell’Italia settentrionale, che si disputavano in un girone fra le vincenti dei gruppi regionali. L’esordio ufficiale risale al campionato 1910-11: l’Acivi (come venne chiamato il Vicenza per i primi cinquant’anni, dall’acronimo della denominazione ufficiale) inaugurò il 12 febbraio 1911 il nuovo campo di Borgo Casale con una larga vittoria sul Bologna e a marzo terminò a punteggio pieno il girone Veneto-Emiliano, qualificandosi alla finale per il titolo. I blucerchiati, qualificati anche alla Coppa delle Coppe, riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea, giocando contro il Barcellona a Berna, dove gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di Salinas e di Rekarte.
Il terziario è senza dubbio il settore più sviluppato, nonché il più diversificato: oltre ad attività commerciali e legate all’edilizia (il vero settore trainante dell’economia cittadina negli anni del “boom” economico, anche se soggetto a continue inchieste per ricorrenti infiltrazioni mafiose), si annoverano sul territorio numerose filiali bancarie e istituti assicurativi, nonché gli uffici di importanti organi amministrativi (si ricordi, per esempio, che la città è sede del Tribunale e della Corte d’Appello). L’anno dopo, nella stagione post-terremoto, per i biancorossi arrivò anche la retrocessione in Serie D, dovuta anche alle difficili condizioni economiche in cui versava la società. Lo spagnolo al Galatasaray, sul terzino spunta il Bologna e il baby va al Monza per 18 mesi. Nel 1948, durante la partita contro il Pisa, il direttore di gara Vannini di Bologna negò negli ultimi minuti un rigore all’Ancona; fu così raggiunto dai tifosi marchigiani e ridotto in stato di coma.
Nel campionato successivo vinse invece il proprio girone, conquistando così il diritto di giocarsi l’accesso alla finale scudetto (contro il Bologna) nella finale della Lega Sud contro l’Alba Roma. Il 4 agosto 2010 è data la conferma ufficiale del ripescaggio del club toscano in Lega Pro Seconda Divisione. Nella stagione 1925-1926 l’Anconitana rivinse il girone marchigiano a due squadre, contro la Maceratese, qualificandosi alla semifinale di Lega Sud, dove arrivò terza. Al termine dell’annata tra i cadetti per i biancorossi iniziarono difficoltà legate particolarmente a questioni di carattere economico-finanziario, tanto che dopo un anno di terza serie, maglie da calcio personalizzate la squadra retrocesse in IV Serie a causa del rifiuto dei tesserati ad affrontare le trasferte e dello scarso impegno negli allenamenti. Quinta missione: Le coppie devono recuperare due bicchieri che si trovano su una barca da raggiungere con una imbarcazione a remi, tornare al molo e bere il rakı, per poi proseguire verso il traguardo di tappa.
Nel 1909 partecipò al Campionato italiano di Prima Categoria, uno dei due tornei (l’altro era il federale, l’unico attualmente riconosciuto dalla FIGC) in cui era suddivisa la massima serie dell’epoca: ammessa direttamente in semifinale in quanto unica compagine veneta iscritta, nelle due partite contro l’US Milanese dovette incassare ben 10 reti contro solo 1 segnata (1-2 a Vicenza e 0-8 a Milano), dimostrando di non essere ancora matura per il calcio nazionale. Per due anni il campo dei dorici venne squalificato. L’unico episodio controverso nelle sfide tra le due squadre, si verificò nel 1990, quando l’Italia padrona di casa cedette in semifinale ai rivali (perdendo ai rigori, dopo l’1-1 al termine dei supplementari) nella gara giocata al San Paolo di Napoli (teatro delle imprese di Maradona con la squadra partenopea): durante la finale all’Olimpico di Roma la tifoseria azzurra sostenne l’altra formazione, la Germania Ovest poi vincitrice, e Maradona, capitano della squadra argentina, insultò in mondovisione il pubblico che aveva fischiato i suoi già durante l’esecuzione dell’inno. Dopo due anni di Serie C, l’Anconitana tornò in Serie B nella stagione 1950-1951, ma l’esperienza fu breve e i dorici retrocessero a fine campionato.